Nurturing B2B e contenuti educativi: come mantenere viva l'attenzione dei lead

Il nurturing B2B non si riduce quindi a semplici email ma va progettato come un percorso progressivo fatto di contenuti specifici per ogni fase del customer journey.

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7/7/202514 min read

Nurturing B2B e contenuti educativi: come mantenere viva l'attenzione dei lead
Nurturing B2B e contenuti educativi: come mantenere viva l'attenzione dei lead

L'importanza dei contenuti educativi nel lead nurturing B2B

Il nurturing nel contesto B2B si riferisce a un processo strategico volto a costruire e mantenere relazioni solide e durature con i potenziali clienti. Questa pratica è fondamentale per le imprese che desiderano non solo attrarre lead, ma anche mantenerli coinvolti e interessati nel corso del tempo. A differenza del marketing B2C, il B2B richiede una gestione più articolata e personale delle relazioni, dato che le decisioni di acquisto sono spesso influenzate da molti fattori complessi e richiedono un alto grado di fiducia reciproca.

Uno degli aspetti centrali del nurturing B2B è la creazione di contenuti educativi utili che rispondano alle esigenze e alle preoccupazioni dei lead. Questi contenuti possono assumere molte forme, tra cui articoli, white paper, webinar e video informativi, e servono a posizionare l'azienda come una fonte autorevole e affidabile. Creare e condividere contenuti educativi non solo dimostra la competenza dell'azienda nel proprio settore, ma aiuta anche a stabilire una connessione emotiva con i potenziali clienti. Quando i lead percepiscono valore nei materiali che ricevono, è più probabile che rimangano coinvolti lungo il loro percorso d'acquisto.

Tuttavia, il nurturing B2B non è privo di sfide. Molte aziende faticano a mantenere l'attenzione dei clienti potenziali in un ambiente di mercato affollato e competitivo, dove le distrazioni sono molteplici. La saturazione delle informazioni e la mancanza di contenuti pertinenti possono portare i clienti a disinteressarsi. È qui che l'implementazione di strategie di contenuto educativo diventa importantissimo. Fornendo informazioni preziose e rilevanti, le aziende possono evitare che i lead si sentano sopraffatti e aiutarli a comprendere meglio le proprie esigenze e come l'azienda possa aiutarli a soddisfarle.

Inoltre, le aziende B2B spesso affrontano cicli di vendita lunghi e complessi. In questi contesti, mantenere viva l’attenzione dei lead diventa una sfida quotidiana. I contenuti educativi, se ben pianificati, offrono stimoli continui e motivano i lead a restare in contatto, infatti un buon piano di nurturing trasforma ogni interazione in un’occasione di apprendimento. Così, la relazione con il lead cresce nel tempo.

Le sfide dell’attenzione nell’ambiente digitale

L’attenzione dei lead nel B2B è costantemente minacciata da una sovrabbondanza di informazioni. In un mercato affollato, distinguersi con contenuti educativi efficaci non è semplice. I decision maker sono sommersi da email, whitepaper e webinar. Spesso, qualche secondo basta per ignorare un messaggio poco rilevante. Per questo, è essenziale progettare contenuti chiari e ben targettizzati.

Devi capire quali sono i veri bisogni informativi del tuo pubblico. Solo così puoi creare materiali che rispondano alle domande più frequenti e alle criticità. La pertinenza dei contenuti aumenta la probabilità che i lead li leggano fino in fondo. Un’attenzione costante a questi aspetti rafforza l’efficacia delle tue attività di nurturing. L’obiettivo è mantenere l’interesse alto lungo tutto il funnel.

La psicologia del lead nel B2B

Nel contesto del B2B, la psicologia del lead gioca un ruolo cruciale nel processo di acquisto. I lead non solo cercano prodotti o servizi, ma anche soluzioni che soddisfino le loro specifiche esigenze aziendali. Comprendere i comportamenti e le aspettative di questi lead è fondamentale per sviluppare strategie di content marketing efficaci. I lead sono spesso influenzati da fattori come la fiducia, la reputazione del brand e le opinioni di esperti del settore. Essi tendono a preferire contenuti che offrano informazioni utili e pertinenti, piuttosto che materiale promozionale diretto.

Le diverse fasi del processo decisionale d'acquisto dei lead B2B richiedono un approccio differenziato. Durante la fase di consapevolezza, i lead iniziano a riconoscere un problema e cercano informazioni per comprenderlo meglio. Qui, i contenuti educativi come ebook, whitepapers e blog possono aiutare a costruire una connessione iniziale. Nella fase di considerazione, i lead confrontano diverse opzioni e cercano riprove sociali (le cosiddette social proof) o case study che dimostrino l'efficacia di una soluzione. È essenziale fornire contenuti che rispondano a domande specifiche e allevino preoccupazioni.

Infine, nella fase di decisione, i lead cercano conferme e dettagli tecnici che influenzino la loro scelta finale. Qui, contenuti come webinar interattivi o demo possono risultare decisivi. L'esperienza complessiva che offriamo attraverso il contenuto deve rispecchiare una profonda comprensione delle loro necessità e delle sfide specifiche che affrontano. Una volta acquisita questa conoscenza, è possibile creare un nurturing efficace, guidando i lead verso la decisione d'acquisto e costruendo relazioni durevoli per il futuro.

Differenziare e personalizzare per coinvolgere

Le aziende B2B che investono in contenuti educativi personalizzati ottengono risultati migliori. Segmentare la base lead ti permette di offrire materiali specifici per ogni fase del buyer journey. Un whitepaper dettagliato può attrarre chi è nella fase di valutazione. Una guida pratica aiuta invece chi si avvicina alla decisione d’acquisto.

Personalizzare significa anche scegliere i formati più adatti: video brevi, infografiche, e-book o newsletter. Utilizzando diversi canali, puoi intercettare lead con preferenze differenti. Questa varietà stimola curiosità e migliora l’engagement. L’investimento in una strategia di contenuti educativi su misura rende il nurturing più solido e duraturo.

Comprendere il pubblico di destinazione

Analisi delle esigenze dei lead B2B

Per creare contenuti educativi efficaci nel nurturing B2B, devi partire dall’analisi delle esigenze del tuo pubblico di destinazione. Individua le sfide principali che affrontano i tuoi lead nel loro settore. Raccogli dati tramite sondaggi, interviste o analisi delle interazioni precedenti. Queste informazioni ti aiutano a comprendere davvero cosa cercano e come puoi rispondere a queste necessità attraverso i tuoi contenuti.

Le esigenze dei lead B2B spesso cambiano nel tempo, in base al ruolo e allo stadio del ciclo di acquisto. Segmenta il pubblico per offrire risorse mirate e pertinenti. Questo ti permette di mantenere viva l’attenzione e di rendere i contenuti educativi più rilevanti al contesto di ciascun lead.

Identificare i punti di dolore e le motivazioni

Comprendere i punti di dolore del tuo pubblico è fondamentale per il successo del nurturing B2B. I contenuti educativi devono rispondere in modo specifico a queste difficoltà. Analizza le domande più frequenti ricevute dal team commerciale, dai canali social o dalle sessioni di formazione. Così puoi creare risorse che affrontano direttamente i problemi concreti dei tuoi lead.

Oltre ai punti di dolore, individua le motivazioni che spingono i lead a cercare soluzioni. Che cosa li fa progredire nel percorso decisionale? Offri contenuti educativi che valorizzano i benefici delle tue soluzioni, facilitando la comprensione e coinvolgendo il pubblico di destinazione. La personalizzazione del messaggio aumenta l’impatto e mantiene alta l’attenzione durante tutto il processo.

Adattare il tono e il formato dei contenuti

Il pubblico B2B richiede contenuti chiari, affidabili e adattati al proprio linguaggio tecnico. Utilizza un tono professionale e diretto, evitando ambiguità e informazioni superflue. Presenta i concetti in modo schematico, con esempi reali e casi studio rilevanti per il settore di riferimento.

Sperimenta diversi formati di contenuti educativi per mantenere l’attenzione dei lead. Alterna articoli, infografiche, webinar o video tutorial. Scegli i canali di comunicazione preferiti dal tuo pubblico di destinazione, assicurandoti che ogni materiale risponda in modo puntuale alle loro necessità informative.

Creare contenuti educativi efficaci

Una serie di nurturing B2B con contenuti educativi consiste nell’accompagnare i lead lungo il funnel decisionale attraverso materiali mirati che informano, risolvono problemi e guidano le scelte, favorendo relazioni di fiducia e conversione.

Struttura di una serie di nurturing B2B

Il nurturing in ambito B2B non si riduce quindi a semplici email ma va progettato come un percorso progressivo fatto di contenuti specifici per ogni fase del customer journey.

Si parte da contenuti di consapevolezza (TOFU: Top of Funnel), come guide introduttive, blog educativi, infografiche, webinar non promozionali, fino a materiali che facilitano la scelta e rassicurano nella fase decisionale: case study, white paper, demo di prodotto e consulenze gratuite.

Come coltivare i lead con contenuti educativi

Nel panorama digitale odierno, coltivare i lead è fondamentale per qualsiasi azienda che miri a convertire i potenziali clienti in clienti fidelizzati. Una delle strategie più efficaci per coltivare lead è attraverso contenuti formativi. Per coltivare efficacemente i lead con contenuti formativi, ecco cinque strategie chiave:

  • Segmentazione: la segmentazione consiste nel suddividere il pubblico in gruppi specifici in base a diversi criteri come dati demografici, comportamento o interessi. Comprendendo le esigenze e le preferenze specifiche di ciascun segmento, puoi personalizzare i tuoi contenuti formativi per ottenere un maggiore impatto su ciascun gruppo.

    Ad esempio, se hai un pubblico eterogeneo composto da principianti e utenti avanzati, puoi creare contenuti mirati che affrontino le sfide e le domande specifiche di ciascun gruppo. La segmentazione del pubblico consente una distribuzione dei contenuti più pertinente, con conseguenti maggiori tassi di coinvolgimento e conversione.

  • Automatizzazione: integrare l'automazione nel processo di lead nurturing può migliorare notevolmente l'efficienza e l'efficacia. Gli strumenti di marketing automation possono aiutarti a distribuire contenuti formativi al momento giusto, garantendo che il tuo pubblico riceva le informazioni di cui ha bisogno quando è più probabile che interagisca.

    Imposta flussi di lavoro automatizzati che inviano risorse formative come eBook, webinar o email informative in base al comportamento degli utenti, come le visite al sito web o la cronologia dei download di contenuti. Questo non solo fa risparmiare tempo, ma mantiene anche i potenziali lead coinvolti con il tuo brand durante tutto il loro percorso di acquisto.

  • Personalizzazione: adattare tono, formato e messaggio al contesto del lead per aumentare rilevanza e valore percepito. La personalizzazione porta la segmentazione a un livello superiore, tenendo conto delle preferenze individuali dei tuoi lead. Con i dati raccolti durante il processo di segmentazione, puoi creare contenuti personalizzati che rispondono direttamente alle preoccupazioni e agli interessi di ciascun lead.

    Utilizza suggerimenti personalizzati, ad esempio suggerendo articoli in base ai contenuti visualizzati in precedenza o inviando email personalizzate che riflettono le specifiche sfide del settore del destinatario. Quando i lead ritengono che il contenuto sia personalizzato, è più probabile che interagiscano e convertano.

  • Alternanza di formati: pubblici diversi assorbono le informazioni in modi diversi. Alternando i formati dei tuoi contenuti formativi, puoi attrarre una gamma più ampia di preferenze e migliorare il coinvolgimento generale. Valuta l'utilizzo di un mix di formati, inclusi post di blog, video, podcast, infografiche e webinar.

    Ad esempio, un argomento complesso potrebbe essere suddiviso in un'infografica di facile consultazione o presentato in un post di blog più dettagliato. Inoltre, ospitare webinar consente interazioni in tempo reale e sessioni di domande e risposte, aumentando la probabilità di coinvolgimento dei lead. Diversificare i formati dei contenuti ti assicura di mantenere l'attenzione del tuo pubblico e di soddisfare le diverse preferenze di apprendimento.

  • Call to action coerenti: ogni contenuto formativo che crei dovrebbe includere un invito all'azione (CTA) chiaro e coerente. Gli inviti all'azione guidano il tuo pubblico su cosa fare dopo aver fruito dei tuoi contenuti. Che si tratti di scaricare una risorsa correlata, iscriversi a una newsletter o richiedere una demo, un invito all'azione ben posizionato può migliorare significativamente i tassi di conversione dei lead.

    Assicurati che le tue CTA siano pertinenti al contenuto e forniscano al lettore un passaggio logico successivo. Questa coerenza tra contenuto e CTA incoraggerà i tuoi lead a intraprendere azioni significative che li faranno progredire lungo il funnel di vendita.

Buone pratiche e consigli operativi

Per rendere davvero efficace una strategia di nurturing B2B, non basta produrre contenuti di valore: serve metodo. La gestione delle tempistiche, l’analisi costante delle performance e l’ottimizzazione continua di messaggi e segmentazioni sono elementi chiave per mantenere vivo l’interesse dei lead e guidarli in modo naturale verso la fase decisionale.

  • Rilevanza e timing: inviare solo contenuti pertinenti al momento giusto, evitando di sovraccaricare il lead.

  • Monitoraggio continuo: analizzare aperture, click, reazioni e tasso di conversione per adattare le campagne e migliorare le performance.

  • Revisione del punteggio e dei messaggi: rivedere periodicamente la segmentazione dei lead e ottimizzare contenuti e sequenze sulla base dei risultati ottenuti.

Queste pratiche consentono di trasformare i contatti in relazioni qualificate, rafforzando l’autorevolezza del brand e accelerando il processo di vendita.

Analizza i bisogni della tua audience

Per creare contenuti educativi efficaci in un contesto B2B, devi conoscere bene la tua audience. Esamina i problemi, le sfide e gli obiettivi specifici dei tuoi lead. Definisci le domande più frequenti che si pongono durante il processo d’acquisto. Questo ti consente di sviluppare materiali formativi su misura.

Oltre ai dati demografici, prendi in considerazione il ruolo lavorativo, il settore e il livello di esperienza dei tuoi destinatari. Evita contenuti troppo generici: i lead B2B vogliono informazioni concrete e rilevanti. Adatta il tono e il livello di approfondimento per mantenere viva la loro attenzione.

Struttura e chiarezza per la massima efficacia

La struttura dei tuoi contenuti educativi deve essere logica e chiara. Utilizza titoli, sottotitoli ed elenchi puntati per rendere le informazioni facilmente assimilabili.

Ogni sezione deve avere un obiettivo preciso, evitando digressioni inutili. Inserisci esempi pratici e casi studio reali, così riuscirai a spiegare meglio i concetti complessi. Un layout ordinato aiuta i lead a seguire il percorso formativo senza distrazioni.

Fornisci sempre una roadmap chiara di ciò che impareranno, guidandoli passo dopo passo lungo il contenuto educativo. La chiarezza aumenta la fiducia nei tuoi materiali e favorisce la retention.

Coinvolgi i lead con elementi interattivi

Integra elementi interattivi nei tuoi contenuti educativi per stimolare la partecipazione. Quiz, sondaggi, video dimostrativi e strumenti di self-assessment rendono l’apprendimento più dinamico. Coinvolgere attivamente i lead B2B aiuta a fissare le informazioni e aumenta il tempo di permanenza sui tuoi materiali.

Offri la possibilità di scaricare risorse o partecipare a webinar di approfondimento. Questo rafforza la relazione col brand e mantiene alta l’attenzione nei confronti dei tuoi contenuti formativi. Più i tuoi lead si sentono parte del processo educativo, maggiore sarà la loro propensione a interagire con la tua azienda.

Tipologie di Contenuti Educativi Efficaci

I contenuti educativi che funzionano meglio nelle serie di nurturing B2B sono quelli che rispondono ai bisogni informativi dei lead in ogni fase del funnel, offrendo al contempo valore concreto e supporto decisionale.

Tipologie migliori di contenuti educativi:

  • Guide introduttive e blog post: servono a educare, generare consapevolezza e affrontare argomenti generali d’interesse per il target, adatti alla fase TOFU (Top of Funnel). Gli articoli rappresentano una risorsa preziosa per fornire informazioni fresche e pertinenti sul settore. Scritti in modo chiaro e conciso, possono coprire una varietà di argomenti, dalle tendenze attuali fino a best practices. Utilizzando fonti affidabili e analisi approfondite, gli articoli non solo educano, ma rafforzano anche la credibilità del brand.

  • Infografiche e white paper: sintetizzano dati complessi e insight di settore, affermando autorevolezza e aiutando nella fase di consideration. I white paper, d'altra parte, sono documenti più approfonditi progettati per trattare argomenti specifici con un'analisi dettagliata. Spesso utilizzati nelle fasi avanzate del processo d'acquisto, i white paper offrono insight e dati a supporto delle decisioni dei lead, contribuendo a consolidare la fiducia e la percezione di competenza dell'azienda.

  • Webinar ed eventi online: coinvolgono attivamente i lead, favorendo interazione (Q&A, live demo) e approfondimenti pratici. I webinar funzionano come sessioni interattive che consentono agli utenti di approfondire argomenti tramite presentazioni live. Questo formato facilita il dialogo diretto, permettendo ai lead di porre domande e interagire in tempo reale con esperti del settore, favorendo un legame più forte e una maggiore personalizzazione dell'esperienza formativa.

  • Ebook scaricabili e report di ricerche: permettono un approfondimento dettagliato, dimostrando expertise e fornendo strumenti utili.

  • Video tutorial e demo di prodotto: strumenti visuali che facilitano la comprensione e rafforzano la fiducia nei confronti della soluzione proposta. i video sono diventati uno strumento fondamentale nel marketing B2B. Con la loro capacità di comunicare informazioni in modo visivamente coinvolgente, i video possono semplificare concetti complessi e rendere il messaggio più memorabile. Catturando l'attenzione immediatamente, possono essere utilizzati in vari canali, assicurando così una diffusione ampia delle informazioni educative.

  • Case study e testimonianze: Essenziali in fase di valutazione, mostrano risultati concreti ottenuti da clienti simili e rassicurano sul valore della proposta.

Utilizzando una combinazione di queste tipologie di contenuti, le aziende possono creare una strategia di nurturing robusta e mirata, capace di mantenere viva l'attenzione dei loro lead e guidarli lungo il percorso verso una decisione d'acquisto informata.

Strategie di Distribuzione dei Contenuti

La distribuzione dei contenuti educativi è fondamentale per garantire che il messaggio raggiunga il pubblico giusto e mantenga viva l'attenzione dei lead. Diversi canali digitali possono essere utilizzati per la distribuzione, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi.

L'email marketing, per esempio, rimane uno degli strumenti più efficaci per comunicare direttamente con i potenziali clienti. Creare liste di contatti segmentate e inviare newsletter informative permette di fornire contenuti mirati in base agli interessi e alle esigenze specifiche di ciascun lead, incrementando notevolmente le possibilità di conversione.

I social media rappresentano un altro importante canale di distribuzione. Le piattaforme come LinkedIn, Facebook e X consentono di condividere contenuti creativi, come articoli, video e infografiche, che possono attrarre l'attenzione degli utenti. LinkedIn è il canale principe per il B2B, utile per pubblicare articoli, infografiche, case study e promuovere eventi live; anche X e Facebook sono utili per stimolare conversazione nei gruppi settoriali. È importante selezionare i messaggi giusti per ogni piattaforma, così da ottimizzare l'engagement. Utilizzare gli hashtag pertinenti e coinvolgere la propria rete professionale può amplificare la visibilità e contribuire a raggiungere un pubblico più vasto.

Anche la pubblicità a pagamento (paid media) è funzionale in un'ottica di strategia di distribuzione multicanale, come le campagne sponsorizzate su LinkedIn, Google Ads e Facebook Ads utili per ampliare la reach, puntando a target di decision maker e buyer specifici.

Inoltre, un blog aziendale ottimizzato SEO consente di intercettare la domanda informativa a ogni stadio del funnel, e di generare traffico organico qualificato. L'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è una strategia essenziale per assicurarsi che i contenuti siano facilmente reperibili. Implementare pratiche SEO come la scelta delle parole chiave, l'ottimizzazione dei meta tag e la creazione di link interni può considerabilmente migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. Questo non solo facilita l'accesso ai contenuti educativi da parte dei lead, ma aumenta anche la credibilità e il riconoscimento del brand nel mercato.

Così come le collaborazioni e il coinvolgimento di influencer B2B possono risultare delle strategie di distribuzione efficaci: partnership con esperti, pubblicazione di guest post su portali di settore e attività con micro-influencer possono estendere la credibilità e la distribuzione del contenuto.

Da non dimenticare webinar, eventi e conferenze: l'utilizzo di eventi online (webinar, tavole rotonde virtuali) sono funzionali per diffondere materiali formativi e favorire networking con prospect e clienti.

Infine, si può utilizzare il repurposing e il multiformato, cioè la rielaborazione dei contenuti best performing in diversi formati (video, podcast, infografiche, slide, ebook) e loro distribuzione su canali multipli per mantenere viva l’attenzione.

Combinare queste strategie di distribuzione può fare una differenza significativa nel modo in cui i contenuti educativi raggiungono la loro audience. Scegliere un approccio multicanale permetterà di massimizzare l'impatto del contenuto e mantenere una comunicazione costante con i lead, portando a una maggiore fidelizzazione e potenziali conversioni.

Misurare il successo delle iniziative di nurturing dei lead è fondamentale per determinare l'efficacia delle strategie adottate e per apportare eventuali modifiche necessarie. Una serie di KPI (Key Performance Indicators) può fornire una visione dettagliata su come i contenuti educativi influenzano l'engagement dei lead.

Best practices per mantenere l'attenzione dei lead

Quando si tratta di nurturing dei lead nel contesto B2B, è fondamentale implementare best practices efficaci per garantire che l'attenzione dei potenziali clienti rimanga viva e attiva. Una delle strategie principali consiste nella personalizzazione dei contenuti. Creare materiali specifici e su misura per ciascun segmento di pubblico, o addirittura per singoli lead, non solo migliora l'engagement ma aiuta anche a costruire una relazione di fiducia. Le informazioni devono essere rilevanti e rispondere alle esigenze specifiche degli utenti. Utilizzare dati come la storia delle interazioni precedenti o il comportamento di navigazione per informare la creazione di contenuti può rivelarsi vantaggioso.

Un altro aspetto fondamentale è la coerenza nella comunicazione. Stabilire un ritmo regolare per le comunicazioni, che si tratti di newsletter, blog o aggiornamenti sui social media, è fondamentale per rimanere nella mente dei lead. La coerenza aiuta non solo a rafforzare il messaggio del brand ma assicura anche che i lead siano sempre informati sui nuovi sviluppi, prodotti o servizi. È essenziale mantenere un messaggio di valore che risuoni con la loro esperienza, mostrando che l'azienda è attenta alle loro esigenze.

Infine, coinvolgere i lead in modo interattivo contribuisce a mantenere viva la loro attenzione. Offrire opportunità per elaborare risposte, condurre sondaggi o organizzare webinar considerati pertinenti al loro settore permette di aumentare il livello di partecipazione. Questo non solo facilita una connessione più profonda, ma offre anche agli specialisti di marketing dati utili per affinare ulteriormente i loro contenuti. Attraverso la combinazione di contenuti personalizzati, comunicazione coerente e interazione attiva, le aziende possono efficace mantenere l'attenzione dei lead nel lungo termine.

Conclusioni e prospettive future

In un contesto B2B in costante cambiamento, il nurturing dei lead riveste un'importanza mai vista prima. Le aziende devono abbracciare l'idea che la semplice vendita non è sufficiente. La creazione di contenuti educativi risulta essere una strategia vincente per mantenere viva l'attenzione dei lead e promuovere relazioni di lungo termine. Attraverso una comunicazione continua e informativa, è possibile non solo attirare nuovi potenziali clienti, ma anche consolidare quelli già esistenti, guidandoli attraverso il funnel di vendita.

Le future tendenze nel content marketing indicano un incremento dell'uso di tecnologie come l'intelligenza artificiale e l'automazione. Questi strumenti possono facilitare la personalizzazione dei contenuti e migliorare la capacità di analisi dei dati, permettendo alle aziende di raccogliere informazioni preziose sui comportamenti e le preferenze dei loro lead. L'immersione in una strategia di marketing basata sui contenuti educativi non rappresenta solo una risposta alle esigenze attuali, ma è anche un'opportunità per anticipare i cambiamenti futuri nel mercato.

Adattarsi a questo panorama evolutivo richiede una continua innovazione e una reattività alle nuove tecnologie e forme di comunicazione. Le aziende che investono nella creazione di contenuti di valore, che rispondano alle reali esigenze informative dei lead, saranno quelle che riusciranno a mantenere un vantaggio competitivo.

In ultima analisi, il nurturing B2B attraverso contenuti educativi non è un compito da affrontare con leggerezza: è una strategia essenziale per prosperare nel business di oggi e di domani.