Email Marketing nel 2025: strategie e trucchi per aumentare l'engagement
Guida all'email marketing nel 2025 per migliorare l'engagement e i risultati nell'era dell'IA: la gestione dell'email overload, l'evoluzione dello spam, le strategie per rimanere visibili, l'importanza della conformità (SPF, DKIM, DMARC, BIMI) per garantire la deliverability e proteggere la reputazione del brand, le tecniche avanzate (A/B testing, predictive sending e chunk sending) per ottimizzare le campagne, l’integrazione dei social media e dei chatbot AI per convertire le visualizzazioni in lead.
EMAIL MARKETING
1/20/202513 min read


L'Impatto dell'AI e dell'Automazione sulle Strategie di Email Marketing
L'intelligenza artificiale (AI) e l'automazione stanno avendo un impatto significativo sulle strategie di email marketing influenzando sia la quantità che la qualità delle email inviate e portando a una maggiore personalizzazione, efficienza e risultati. Vediamo quindi quali sono gli aspetti principali da tenere in considerazione per le proprie strategie di email marketing:
Personalizzazione e automazione avanzate: l'AI consente di identificare i comportamenti più efficaci per attivare email e determinare i momenti ottimali per l'invio. Molti marketer stanno sfruttando i contenuti dinamici guidati dall'AI per una iper-personalizzazione, riducendo la necessità di invii di email di massa e consentendo un targeting 1:1 più preciso. Questo significa che invece di inviare email di massa, i marketer possono utilizzare l'AI per identificare i comportamenti più efficaci per attivare email specifiche e determinare i tempi ottimali per l'invio. Inoltre, l'automazione, potenziata dall'AI, permette di inviare messaggi altamente pertinenti in base alle azioni e preferenze degli utenti, incrementando il coinvolgimento e riducendo la necessità di invii massivi. Im definitiva, l'uso dell'AI permette di inviare meno email, ma con un impatto maggiore.
Efficacia dei trigger email: le email attivate dall'AI generano una revenue per email significativamente superiore rispetto alle email standard, superando di oltre 10 volte i risultati tradizionali. Questo dimostra che un approccio mirato e tempestivo, reso possibile dall'AI, porta probabilmente ad un maggiore ritorno sull'investimento.
"Less is more": l'uso crescente di provider di data enrichment e l'accessibilità dell'AI stanno portando i mittenti ad adottare un approccio "less is more". Invece di concentrarsi sull'invio di un elevato numero di email, i marketer si stanno concentrando sulla creazione di messaggi più impattanti e personalizzati, riducendo il volume complessivo delle email.
Chatbot: i chatbot, potenziati dall'AI, possono essere utilizzati per generare lead nella parte superiore del funnel di vendita. Questi chatbot possono interagire istantaneamente con gli utenti, rispondere alle loro domande e raccogliere dettagli essenziali come nomi e indirizzi email per future campagne di nurturing. Inoltre, i chatbot possono guidare gli utenti attraverso il customer journey, raccomandare prodotti e personalizzare l'esperienza di shopping nell'e-commerce. La capacità dei chatbot di essere addestrati su varie fonti di dati, come FAQ e informazioni sui prodotti, li rende risorse preziose per il supporto clienti.
Invio predittivo: l'invio predittivo è una tecnica avanzata di email marketing che utilizza l'analisi dei dati e il machine learning per determinare il momento più efficace per inviare email a ciascun destinatario. Invece di inviare email a un orario generico per l'intero pubblico, l'invio predittivo personalizza l'orario di consegna in base a quando ogni destinatario è più propenso a interagire con le proprie email. Questo approccio considera il comportamento passato, come gli orari in cui i destinatari aprono tipicamente le email o interagiscono con i contenuti, e utilizza questi dati per prevedere il momento migliore per consegnare i messaggi futuri. In generale è stato osservato che i tassi di apertura delle email aumentano di oltre il 40% quando si utilizza la tempistica predittiva.
Evoluzione dello Spam: i sistemi di machine learning analizzano modelli su grandi volumi di email, permettendo loro di distinguere tra messaggi legittimi e spam con crescente accuratezza nel tempo. L'integrazione dei big data migliora ulteriormente questi sistemi, consentendo loro di adattarsi rapidamente alle nuove tattiche di spam.
A/B Testing: l'A/B testing è uno strumento efficace per aumentare i tassi di conversione delle email. Questo metodo prevede la creazione di due versioni di un'email per vedere quale ottiene risultati migliori. Gli elementi variabili per l'A/B testing includono l'oggetto dell'email, il nome del mittente, l'email del mittente e le variazioni del contenuto.
Comprendere come sfruttare al meglio queste tecnologie può trasformare radicalmente le tue strategie di email marketing, rendendole più mirate, efficienti e di successo.
Come i Chatbot migliorano il Customer Journey?
I chatbot migliorano il customer journey fornendo engagement istantaneo, automatizzando le conversazioni e guidando gli utenti attraverso il processo di vendita.Infatti, i chatbot offrono diversi vantaggi che migliorano l'esperienza del cliente, in particolare:
Engagement istantaneo: i chatbot interagiscono immediatamente con gli utenti tramite messaggi personalizzati, rispondendo a domande e fornendo informazioni.
Conversazioni automatizzate: automatizzando le interazioni, i chatbot raccolgono dettagli essenziali, come nomi e indirizzi email, utili per campagne di nurturing future.
Prenotazione di appuntamenti: i chatbot semplificano la pianificazione degli appuntamenti, risparmiando tempo ai clienti e ai team di supporto, e aumentando i tassi di conversione.
Guida attraverso il customer journey: i chatbot indirizzano gli utenti a landing page, demo o versioni di prova gratuite, aiutandoli a progredire nel funnel di vendita senza intervento umano diretto, rendendo la lead generation efficiente e scalabile.
Personalizzazione dell'e-commerce: nell'e-commerce, i chatbot consigliano prodotti, rispondono a domande specifiche sui prodotti e guidano gli utenti attraverso il checkout. Questa esperienza personalizzata semplifica lo shopping, facilitando ai clienti la ricerca di prodotti pertinenti e il completamento degli acquisti.
I chatbot possono essere addestrati su varie fonti di dati, come FAQ, informazioni sui prodotti e interazioni con i clienti, permettendo loro di rispondere accuratamente alle domande degli utenti. Inoltre i chatbot supportano più canali, garantendo un'esperienza fluida su diverse piattaforme come ad esempio siti web, Facebook Messenger, Instagram, SMS e WhatsApp.
Grazie alla loro capacità di fornire risposte immediate e personalizzate, i chatbot migliorano significativamente la customer experience, rendendo il percorso del cliente più efficiente e soddisfacente.
Come influenzano SPF, DKIM, DMARC e BIMI la Deliverability?
SPF (Sender Policy Framework), DKIM (Domain Keys Identified Mail), DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance) e BIMI (Brand Indicators for Message Identification) sono protocolli essenziali per l'autenticazione delle email che influenzano significativamente la deliverability. Implementare questi protocolli aiuta a garantire che le tue email raggiungano la casella di posta in arrivo dei destinatari, proteggendo al contempo il tuo brand e migliorando la tua reputazione come mittente.
SPF consente ai proprietari di domini di specificare quali server di posta sono autorizzati a inviare email per conto del loro dominio. Questo avviene aggiungendo uno specifico record SPF alle impostazioni DNS del dominio. Quando un server di posta riceve un'email, verifica il record SPF per accertare che l'email provenga da un server autorizzato. Se il server non è elencato nel record SPF, l'email potrebbe essere contrassegnata come sospetta o rifiutata. Implementare SPF riduce il rischio che il tuo dominio venga utilizzato per attacchi di phishing o spam, salvaguardando così la reputazione del tuo brand e prevenendo problemi di deliverability.
DKIM è un metodo di autenticazione che permette al destinatario di verificare che un'email provenga effettivamente dal dominio dichiarato. DKIM aggiunge una firma digitale alle intestazioni dell'email, che può essere validata dal server di posta del destinatario. Quando il server del destinatario riceve l'email, utilizza la chiave pubblica pubblicata nei record DNS del mittente per verificare la firma DKIM. Se la firma corrisponde, l'email è considerata autentica, assicurando ai destinatari che il contenuto non è stato alterato durante la trasmissione.
DMARC si basa su SPF e DKIM per fornire una soluzione completa per l'autenticazione delle email. DMARC consente ai proprietari di domini di specificare come gestire le email che non superano i controlli SPF o DKIM. Questa politica è pubblicata nei record DNS del dominio. DMARC offre diversi vantaggi chiave:
Prevenzione dello spoofing delle email: DMARC permette ai proprietari di domini di impostare politiche che gestiscono le email che falliscono l'autenticazione, prevenendo l'uso non autorizzato del tuo dominio per phishing o spam.
Visibilità e reporting: DMARC fornisce report dettagliati, offrendo informazioni su chi sta inviando email per conto del tuo dominio. Questo aiuta a identificare e fermare attività fraudolente.
Controllo sull'autenticazione delle email: con DMARC, puoi decidere il livello di enforcement e cioè rifiutare, mettere in quarantena o monitorare le email che non superano i controlli di autenticazione.
BIMI è una specifica email che consente alle organizzazioni di visualizzare il logo del proprio marchio insieme alle email autenticate. BIMI funziona in combinazione con DMARC e fornisce un indicatore visivo di fiducia ai destinatari. L'implementazione di BIMI richiede che DMARC sia già in atto, il che rafforza ulteriormente la sicurezza complessiva delle email. BIMI offre i seguenti vantaggi:
Maggiore fiducia: la visualizzazione del logo del tuo marchio direttamente nella casella di posta in arrivo crea fiducia e può migliorare i tassi di apertura delle email.
Visibilità del marchio: aiuta il tuo marchio a distinguersi in una casella di posta in arrivo affollata, rendendo le tue email più riconoscibili ai destinatari.
Oltre a questi metodi, ci sono altri metodi e best practice che puoi implementare per proteggere ulteriormente le tue comunicazioni via email e migliorare la deliverability:
ARC (Authenticated Received Chain): ARC è progettato per autenticare le email anche dopo che sono passate attraverso intermediari multipli, come mailing list o servizi di inoltro. Questo aiuta a mantenere l'integrità dei controlli SPF e DKIM durante il percorso dell'email.
Reverse DNS Lookup: questa tecnica verifica se l'indirizzo IP utilizzato per inviare l'email corrisponde al dominio che dichiara di essere. È un modo semplice ma efficace per prevenire l'uso non autorizzato del tuo dominio.
TLS (Transport Layer Security): assicurati che le tue email siano trasmesse su una connessione sicura e crittografata utilizzando TLS. Questo aiuta a proteggere il contenuto dell'email dall'essere intercettato o alterato durante la trasmissione.
Monitoraggio e Reporting Regolare: monitora regolarmente i tuoi report e log di autenticazione delle email per rimanere informato su qualsiasi potenziale problema. Questo approccio proattivo ti consente di affrontare rapidamente i problemi e mantenere l'integrità delle tue comunicazioni via email.
A partire dal 2024, Google, Yahoo e AOL hanno introdotto requisiti più severi per i marketer che inviano email, tra cui l'autenticazione DNS obbligatoria, un'opzione di annullamento dell'iscrizione con un clic e controlli più severi sui tassi di spam. L'obiettivo principale di questi nuovi requisiti è ridurre il numero di email dannose che intasano le caselle di posta dei destinatari, migliorando così l'esperienza complessiva delle email per gli utenti. Per i mittenti di email che distribuiscono grandi batch di email (5.000+ contatti), questi cambiamenti rappresentano un'opportunità per migliorare la reputazione del mittente del dominio, migliorare la deliverability, abbassare i tassi di spam e mantenere la fiducia con il loro pubblico.
L'implementazione di SPF, DKIM e DMARC può contribuire a migliorare metriche chiave come i tassi di apertura e i tassi di click-through. Seguire queste best practice può aiutarti a proteggere la tua reputazione, garantire che le tue email raggiungano la casella di posta in arrivo e migliorare l'efficacia complessiva delle tue campagne di email marketing.
Cosa comporta la creazione di una Sunset Policy?
Per bilanciare l'engagement con il volume dell'email inviate, è essenziale adottare strategie avanzate come l'implementazione di una sunset policy. La creazione di una sunset policy comporta una strategia di segmentazione progettata per separare i contatti inattivi o disinteressati da quelli attivi, con l'obiettivo di migliorare l'engagement complessivo e l'efficacia delle campagne di email marketing. I contatti inattivi ricevono una campagna separata che chiede se desiderano continuare a ricevere email. In caso di mancata risposta, gli indirizzi email vengono soppressi o spostati in una lista separata. E' importante identificare i contatti inattivi (in base ai criteri che combinate come engagement history, frequenza di invio della email, tipo di prodotto/servizio) e monitorare il comportamento degli iscritti, taggando i contatti in base al loro livello di engagement.
Implementare una sunset policy efficace richiede diversi passaggi chiave, che vanno dall'identificazione delle metriche di segmentazione alla configurazione di un'automazione del flusso di lavoro. Ecco i passaggi principali coinvolti nella creazione di una sunset policy:
Identificazione delle metriche di segmentazione: il primo passo consiste nell'identificare le metriche che consentono di determinare l'attività dei contatti e il loro livello di engagement. Esempi di metriche includono la data del primo e dell'ultimo engagement, la data di iscrizione, la data dell'ultimo carrello abbandonato, la data dell'ultimo ordine, l'engagement via email e SMS, le visualizzazioni e l'engagement delle pagine, il lead score, lo stato del lead, l'invio di moduli e il numero di pagine visitate. Per esempio, per chi invia email quotidianamente, si potrebbe categorizzare l'engagement come molto attivo (engagement quotidiano), abbastanza attivo (engagement ogni 2-3 settimane o mensile), moderatamente attivo (engagement una volta al mese o trimestre) e inattivo (nessuna attività per un periodo prolungato).
Determinazione della frequenza di invio: è essenziale stabilire la frequenza con cui vengono inviate le email. Se si inviano email quotidianamente, un contatto che non apre alcuna email per 30 giorni potrebbe essere considerato inattivo. Tuttavia, per le email settimanali, potrebbe essere più appropriato un periodo di 3-6 mesi.
Considerazione del tipo di prodotto/servizio: il tipo di prodotto offerto influisce sulla durata del ciclo di vendita, che comprende l'intero percorso dall'introduzione del prodotto all'acquisto finale. I prodotti "soft", come abbigliamento e articoli per la cura personale, hanno cicli di vendita più brevi, mentre i prodotti "hard", come auto ed elettrodomestici, hanno cicli di vendita più lunghi, che possono durare diversi mesi. Altri fattori includono le dimensioni dell'azienda e il numero di stakeholder coinvolti nel processo decisionale.
Utilizzo di tag e monitoraggio del comportamento: i tag servono come descrittori assegnati ai contatti, utili per la segmentazione, la personalizzazione e il lead scoring. Monitorare il comportamento degli iscritti, come aperture di email e clic, consente di assegnare tag pertinenti che riflettono il loro livello di engagement e la fase del percorso. Ad esempio, si possono etichettare i contatti che ignorano costantemente le email come "Inattivi" o assegnare tag in base ad altri pattern di engagement.
Configurazione dell'automazione del flusso di lavoro: la creazione di un'automazione efficace richiede un approccio strutturato per garantire che ogni contatto riceva contenuti pertinenti e tempestivi. È necessario definire i criteri e le condizioni per segmentare i contatti in base al loro livello di engagement, preparare email specifiche per ogni fase dell'automazione e determinare la frequenza appropriata di comunicazione per ciascun segmento. Inoltre, è importante gestire in modo appropriato i contatti attivi, rimuovendoli dal flusso di automazione specifico se interagiscono con le email, e quelli parzialmente attivi, spostandoli in una lista orientata al re-engagement. Per i contatti inattivi, si può considerare di spostarli in una lista separata o di soppressione per evitare di inviare email irrilevanti.
Seguire questi passaggi consente di implementare una sunset policy che non solo aiuta a mantenere alta la qualità della lista email, ma anche a migliorare l'efficacia complessiva delle campagne di email marketing.
Come utilizzare A/B Testing, Chunk Sending e Predictive Sending?
L'A/B Testing permette di confrontare due versioni di un'email per identificare quella con le performance migliori in termini di open rate, click-through rate o conversioni. È fondamentale definire l'obiettivo del test, variare un solo elemento alla volta (subject line, sender's name, content) e analizzare i risultati per ottimizzare le campagne future.
Il Chunk Sending è un metodo di invio di email in batch più piccoli, utile per mantenere una buona sender reputation e mitigare i rischi associati a campagne di massa (spam complaints, bounce rate).
Il Predictive Sending utilizza l'AI per determinare il momento ottimale per inviare email a ciascun destinatario, massimizzando le probabilità di engagement.
Ecco come puoi migliorare i risultati delle tue campagne email:
A/B Testing: l'A/B testing permette di confrontare due versioni di una email per determinare quale genera risultati migliori.
Definisci l'obiettivo: stabilisci se vuoi aumentare i tassi di apertura, i click-through rate o le conversioni.
Variazioni: confronta due versioni simultaneamente per ottenere risultati più informativi.
Selezione degli elementi: varia un solo elemento tra le due versioni per isolare l'impatto di quel cambiamento. Puoi testare elementi come:
Oggetto dell'email
Nome del mittente
Email del mittente
Variazioni nel contenuto (titoli, banner, template, testi, call-to-action)
Misura i risultati: definisci quali metriche utilizzerai per valutare il successo, come i tassi di apertura, i tassi di clic, le letture complete o le conversioni. Non basarti solo sui tassi di apertura, ma considera anche click-through rate, bounce rate, tassi di disiscrizione e crescita della lista.
Implementa la versione vincente: dopo aver determinato la versione vincente, invia quella versione al resto dei tuoi iscritti.
Chunk Sending: il chunk sending è un metodo per distribuire email in piccoli lotti durante un periodo specificato, invece di inviarle tutte contemporaneamente. È utile per "riscaldare" la reputazione di un nuovo mittente e per i mittenti ad alto volume.
Mitiga il rischio: distribuisci il rischio di reclami per spam e bounce su un periodo più lungo.
Migliora la deliverability: invia batch più piccoli per mantenere una buona reputazione del mittente e garantire che le email raggiungano la casella di posta in arrivo.
Monitora e regola: metti in pausa o riprendi la campagna in base ai dati in tempo reale.
Predictive Sending: il predictive sending utilizza dati analytics e machine learning per determinare il momento migliore per inviare email a ciascun destinatario.
Personalizza l'invio: invece di inviare email a un orario generico per tutti, personalizza l'orario di invio in base al comportamento passato di ciascun destinatario.
Migliora l'engagement: invia email quando i destinatari sono più propensi a essere attivi nella loro casella di posta, aumentando i tassi di apertura e di clic.
Incremento dei tassi di apertura: l'utilizzo del predictive sending può portare a un aumento dei tassi di apertura, ricorda predictive timing varia in base al settore e alla qualità della lista.
Come integrare Social Media e Chatbot AI?
L'integrazione di social media e chatbot AI rappresenta una strategia efficace per convertire le visualizzazioni in lead, trasformando l'attenzione catturata sui social in interazioni significative e acquisizioni di contatti.
Ecco come è possibile integrare social media e chatbot AI per raggiungere questo obiettivo:
Funnel sui Social Media: i video brevi, come i Reel su Instagram e Facebook, sono strumenti potenti per catturare l'attenzione del pubblico. Per capitalizzare queste visualizzazioni, si può utilizzare l'automazione "Comment to DM". Questa tecnica permette agli utenti di lasciare un commento sotto un video o un post per ricevere un'offerta speciale, come una guida, un coupon, un corso gratuito o una consulenza.
Processo:
Creare un video o un post di valore che offra un'opzione per ricevere un'offerta speciale tramite commento.
Automatizzare una risposta al commento con un DM (direct message) che richiede l'email dell'utente.
Consegnare l'offerta tramite DM e iniziare un processo di nurturing (cura del lead) sulla piattaforma di automazione.
Chatbot AI multi-canale: i chatbot AI offrono un engagement immediato con gli utenti attraverso messaggi personalizzati, rispondendo a domande e fornendo informazioni. Automatizzando le conversazioni, i chatbot possono raccogliere dettagli essenziali come nomi e indirizzi email per alimentare campagne di nurturing future. Possono anche guidare gli utenti verso landing page, demo o free trial, facilitando il percorso attraverso il sales funnel senza intervento umano diretto.
Vantaggi chiave:
Engagement istantaneo: i chatbot interagiscono immediatamente con gli utenti, fornendo risposte e informazioni personalizzate.
Conversazioni automatizzate: i chatbot raccolgono dettagli importanti come nomi e email per future campagne di nurturing.
Pianificazione di appuntamenti: i chatbot semplificano la prenotazione di appuntamenti, migliorando i tassi di conversione.
Guida nel percorso del cliente: i chatbot indirizzano gli utenti verso risorse utili, aiutandoli a progredire nel sales funnel.
Personalizzazione eCommerce: I chatbot possono personalizzare l'esperienza di acquisto, raccomandando prodotti e semplificando il processo di checkout.
Conclusioni
L'email marketing nel 2025 deve affrontare un volume di email in costante crescita. Questa saturazione richiede ai marketer di distinguersi per raggiungere l'inbox e coinvolgere i destinatari.
Un'altra grande sfida è l'evoluzione dello spam, che diventa sempre più sofisticato e personalizzato grazie all'uso di big data e automazione. Per rimanere visibili, i marketer devono concentrarsi sulla compliance, sulla personalizzazione, sull'utilizzo strategico dell'AI e sull'implementazione di solide pratiche di autenticazione email (SPF, DKIM, DMARC, BIMI).
L'AI sta trasformando l'email marketing consentendo una maggiore personalizzazione e un timing strategico delle email. Invece di inviare email di massa, i marketer utilizzano l'AI per identificare i comportamenti che innescano le email e determinare i momenti migliori per inviarle. L'AI-driven dynamic content permette un targeting più preciso e una riduzione delle email di massa, portando a un approccio "less is more" con email più impattanti. Una strategia cruciale è sfruttare l'AI per l'identificazione dei tempi ottimali di invio, evitando i picchi di attività dei competitor e massimizzando l'engagement.